Come allevare pavoni!
Sono originari dall’India, dalle isole della Sonda, dal Ceylon, ecc., ove nelle foreste abitano tutt’ora allo stato selvatico. Questi uccelli si caratterizzano per la grande lunghezza delle copritrici caudali, che nelle femmine sono lunghe quanto le timoniere, mentre nei maschi le superano di oltre due terzi e sono ornate, terminalmente da macchie ocellari. La coda è lunga e depressa ed è composta da venti penne. Le femmine assumono l’abito dell’adulto nei primi mesi di vita.
I MASCHI
Si differenziano dalle femmine già dopo la prima muta ed acquistano i tipici colori del piumaggio nel secondo anno di vita, mentre lo strascico caudale si sviluppa solo nel terzo anno. Il Pavone fu importato in Italia dai Romani, che ne curarono molto l’allevamento per la sua bellezza estetica e per la pregevolezza delle sue carni. Solo successivamente, con l’importazione del tacchino ed il diffondersi dell’allevamento di quest’ultimo, il Pavone è stato mantenuto sopratutto a scopo ornamentale.
Il Pavone comune detto anche Pavone Blu è il più comunemente allevato per la bellezza e per la brillantezza del piumaggio del maschio. È la razza che più assomiglia a quella selvatica che abita in India, l’Assam e l’Isola di Ceylon. Lo sviluppo dello strascico e la massima brillantezza del piumaggio, corrisponde alla stagione degli amori, dopo di che il maschio entra in muta, diventa un animale tranquillo, che cerca di ritirarsi in luoghi tranquilli, mentre le nuove penne vanno ricrescendo, sebbene con notevole lentezza.
L’ALLEVAMENTO
l’allevamento dei Pavoni comune, a parte lo Spicifero, non cè molta particolare difficoltà. Il pavone giovane di 14-16 settimane si abitua presto al luogo dove lo si mette, purchè lo si tenga al chiuso, in gabbia o in pollaio per alcuni giorni, perché si abitui al nuovo ambiente. Spesso aggredisce gli altri abitatori del cortile ed uccide spesso i pulcini, è dal carattero poco socevole, quindi separate con rete che si intravedono per abiturasi, ma meglio se vivono separati da altri e solo loro, Inoltre, nella primavera e nell’estate, nella notte il pavone disturba anche con le sue sgradevoli grida. Tutti simili, gli spiciferi, più verdi che blu sono molto meno rumorosi, ma quando scocca la maturità (3 anni minimo).
PER TENERLI LIBERI
Se si tengono liberi, o con una recinzione puoi tarpare loro un’ala capovolo per limitare la possibilità di volo, recinzione alta almeno 2 metri e ampio spazio, se non vengono disturbati da altri aminali (uomo incluso) si allontanano raramente ma se lo fanno non sono poi così bravi a tornare a casa, appunto come citato sopra abituarli prima se hai acquistato e li porti al pollaio. Amano appollaiarsi in alto, dopo un pò puoi liberali perchè si abiutueranno anche se il recinto non c’è, soprattutto se il cibo sarà sempre disponibile. Attento a volpi, furetti, donnole e faine, sono sempre predatori da evitare se sono liberi.
Cerca gli spiciferi (pavo muticus) a mio parere più belli, più grandi e più rari ma anche più robusti, oppure le mutazioni dei classici (pavo cristatus) trovi normali, albini, cannella, bronzo, arlecchino, sei per le colorazioni naturali ma d’effetto (pavo cristatus nigripennis) in cui il blu è ancora più profondo le penne solitamente arancio, le ali sono completamente nere, mentre la femmina è quasi bianca e macchiettata di nero.
MATURITA’
Maturità a 3 anni per il maschio e 2/3 anni per la femmina ma primi risultati seri dopo il 4° anno per entrambi, la cova è 28 giorni per 6/8 uova belle grosse, ma attenzione spesso le femmine giovani non covano bene, quindi usare una incubatrice per la riproduzione. I piccoli al caldo e all’asciutto per i pirmi 3 mesi e per nessun motivo liberi di pascolare prima, se prima, solo per brevi periodi molto caldi, molto alta la mortalità nei giovani sotto i 3 mesi se lasciati alla cura dei genitori all’aperto, una coppia perfetta e in saluta arriva ad avere 25-30 piccoli l’anno con 3 covate consecutive.
L’ALIMENTAZIONE